Un Ford Bronco per Gilles (Villeneuve)

Un fuoristrada d'eccezione per un campione di Formula Uno. Gilles Villeneuve aveva puntato su un Ford Bronco, modificato e che il pilota guidava per le strade Montecarlo e dintorni. Il veicolo è rimasto fermo dal giorno dell'incidente ed'è stato messo all'asta il mese scorso

Un fuoristrada da leggenda, molto prima dei SUV. Prendi un veicolo off-road duro e puro con un Ford Bronco e prendi un campione di Formula 1 come Gilles Villeneuve. Già così, una bozza di storia è già stata scritta. Lo spunto del racconto è invece la recente vendita all’asta del Bronco che proprio Villeneuve usava per le strade di Montecarlo e per spostarsi nei dintorni. Battuto all’asta da Aguttes lo scorso dicembre per una cifra superiore ai 130.000 euro, il Bronco arancione di Gilles non è un fuoristrada come tutti gli altri. Il pilota canadese l’acquistò nel 1976, quando perlopiù nessuno si sognava ancora di utilizzare un fuoristrada di grandi dimensioni per un uso cittadino. Non un problema per Villeneuve, però, che sulle vie del raffinato Principato di Monaco scorazzò in lungo e in largo a bordo del suo Bronco elaborato. Le mani sotto al cofano, pare le avesse infilate direttamente anche il pilota canadese.

L’esemplare messo all’asta è stato acquistato da Villenuve nel 1976 ed è stato utilizzato quasi quotidianamente fino al maledetto maggio del 1982, giorno dell’incidente costato la vita al pilota. La lista delle modifiche apportate è piuttosto lunga e inizia con il body kit che allarga i passaruota, dietro i quali si celano le sospensioni con doppi ammortizzatore. Doppio è anche il serbatoio del carburante, per avere più autonomia e allungare le gite tra sulle montagne della Costa Azzurra.

Modificato, ovviamente, anche il motore i cui 125 CV erogati originariamente dal 4,9 litri V8 non potevano soddisfare il piede di Villeneuve. Il cambio, invece, non è l’automatico di serie ma un 4 marce di stampo sportivo realizzato dalla Drag Racing di Doug Hash, altro ex-pilota di un certo spessore. All’interno, i sedili sono sportivi, il volante a tre razze e la strumentazione aggiuntiva, mentre all’esterno c’è un verricello meccanico, di quelli che tornano utili per trarsi d’impaccio nel fuoristrada più duro. 

Photo Courtesy Aguttes

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